Dervio lago di como

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Dervio lago di como

Dervio

DERVIO:

Luogo collocato nella parte centro orientale del lago di Como è raggiungibile lungo la direttrice nord-sud dalle SS36 (Milano-Lecco) e SP72  più adiacente al lago, e dalla SP67 proveniente dalla Valvarrone. Inoltre possiede una stazione ferroviaria di transito della linea Lecco-Tirano e uno scalo di navigazione attivo stagionalmente.

Il territorio è suddiviso nelle  frazioni storiche in pianura di Corenno Plinio, che costituì comune autonomo dal XV secolo fino al ventennio; Borgo, zona adiacente alla chiesa di San Tommaso; Villa, zona tra lago e montagne a est ; Balma, vicino alla precedente ma più a sud e Castello, sull’omonima costruzione verso le montagne. Ci sono inoltre le località di: Monastero, Monte, La Foppa, Pianezzo, Roncacci, , Ronchi di Vesgallo e verso le montagne: Mai, Monte, Pianezzo, Pratolungo e Vignago.

Il torrente Varrone, che sorge dalle alpi Orobie, suddivide il paese in due lungo la direzione nord-sud e nei secoli ha costantemente asportato materiale roccioso montano, trascinandolo a valle verso il lago. Esso si è accumulato formando una penisola e conferendo a  Dervio una caratteristica forma conica. Seguendo la direzione del torrente lungo est si giunge al rifugio Roccoli Lorla, da cui si diparte il sentiero per il Monte Legnone(2.609 m) attraverso il bivacco Silvestri.

Il clima è tipicamente lacustre mitigato con folate della Breva e del Tivano che agevolano l’attività di windsurf e kitesurf, una sorta di windsurf in cui le tavole sono spinte da un aquilone, e hanno permesso lo sviluppo di una scuola di vela e la creazione di un circolo. Legambiente e il TCI hanno inoltre insignito la località con 4 vele ininterrottamente dal 2007. Breve vita ha invece avuto il golf club, uno dei primi visti in Italia.

Da visitare sono: il castello di Corinno Plinio, una costruzione risalente all’XI secolo, successivamente conteso nel XIV tra Visconti e Medici con funzione strategica di controllo degli accessi verso la Valtellina e la Valchiavenna, e provvisto di due torri, una per controllo verso i monti, l’altra verso il lago, eretta in epoca successiva; la Torre di Orezia, una fortificazione difensiva medievale costruita nel transito verso la verso la Valvarrone in località Castello; Castelvedro, una struttura di difesa del V secolo su una strada di accesso alla Valsassina, e di cui oggi si intravedono le opere di muratura in pietra; la chiesa di San Tommaso a Corenno Plinio, costruita nel XII secolo in stile gotico, venne più volte modificata con interventi  vari e impreziosita, all’interno con numerosi affreschi del XIV-XVI  secolo e all’esterno con tre archi funerari appartenenti alla famiglia Andreani, feudataria del terreno; la chiesa dei santi Pietro e Paolo in località borgo, risalente all’ XI secolo con raffigurazione pittorica seicentesca dei due santi e pulpito dorato intarsiato in legno;  chiesa di Quirico e Giulitta dichiarato monumento nazionale dell’ottocento; la chiesa di San Leonardo in località Castello.

Inoltre ci sono due monumenti ai caduti, una in località Villa, l’altra a Corenno Plinio e sono presenti una dozzina di trincee che costituirono la leggendaria “linea Cadorna” della prima guerra mondiale; oggi sono un sentiero verso il Castello. Anche il sentiero che si inerpica verso il Monte Legnoncino(1714 m) è stato rubato ad una ex via militare.

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