lago maggiore

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Sesto Calende lago maggiore

Sesto Calende lago maggiore 100 borghi

 

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Sesto Calende

 

SESTO CALENDE:

Luogo collinare situato al termine del lago Maggiore ove ricomincia il corso del fiume Ticino verso il Po, costeggiandolo ad oriente, raggiungibile dalla SS33 da est all’uscita della E62, dalla SP27 da sud o dalla SP48 da nord. E’ inoltre dotato di stazione ferroviaria.

E’ suddivisa in varie frazioni: Abbazia, Loca, Oriano, Cocquo,  Lisanza, Mulini, Lentate, Oneda,  Sant'Anna, San Giorgio.

Fin dall’antichità Sesto fu considerato in una posizione strategica e i Romani che lo conquistarono  ne fecero punto di transito da Milano verso nord nelle due diramazioni del lago, in val D’Ossola o verso Angera. Poi vennero  i Longobardi e nel medioevo il territorio divenne feudo conteso tra Milano e Como. Dopo le varie dominazioni nel XIX secolo  diventò parte del Lombardo-Veneto  per poi essere annesso al regno d’italia.

Da visitare: l’abbazia preromanica di san Donato del IX secolo munita di alcuni affreschi e numerose decorazioni anche recuperate dalle costruzioni precedenti; la vasta chiesa di San Bernardino del XX secolo  con pavimentazione di pregio e affreschi  di rilievo; l’oratorio romanico di san Vincenzo dell’XI secolo in area archeologica con struttura perimetrale muraria differente da un lato all’opposto poiché costruito in tempi diversi e interni con affreschi importanti; l’obelisco Garibaldi, una statua in granito rosa con reperti storici di alcune battaglie; la pinacoteca Cesare Da Sesto; Il reperto archeologico “ Sass de preja buja” un masso contenente incisioni rupestri di epoca preistorica e natura religiosa.

Contenuti indicativi e salvo errori tipografici, non possono in nessun caso essere considerati quali consigli o indicazioni certe. Pertanto, il titolare di italia1000laghi.eu declina ogni responsabilità diretta o indiretta.

Maccagno lago maggiore

Maccagno lago maggiore 100 borghi

 

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Maccagno lago maggiore

Maccagno

MACCAGNO

Luogo situato a nord-est sul lago Maggiore, raggiungibile dalla SS394 che costeggia il lago, dalla SP5 che giunge da oriente o tramite treno poiché dotata di una propria stazione ferroviaria.

E’ nato con la fusione dei tre comuni dopo un referendum e comprende numerose frazioni: Biegno, Cadero, Sarangio, Campagnano, Caviggia, Entiglio, Garabiolo, Graglio, Musignano,
Armio, Lozzo,  Orascio, Pianca, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Piantonazzo, Ronchi, Veddo, Zenna, Monti di Pino, Monte Venere.

Il territorio suddiviso nelle parti nord e sud rispetto al torrente Giona ha subìto due destini diversi dal basso medioevo in poi. La parte settentrionale seguì le sorti di Milano e della Val Travaglia, mentre l’altra parte ne fu in conflitto, fu governata dagli Asburgo, poi da Napoleone che la accorpò alla repubblica Cisalpina, poi tornarono gli austriaci e infine il fascismo unì i due territori.

Da visitare sono: il museo civico; il centro storico; il lago Delio, un piccolo lago chiuso da due dighe, al passo della Forcora; la chiesa romanica di Santa Maria Assunta del XIII secolo e restaurata nel XVIII, la chiesa romanica di San Quirico ristrutturata nel XVI secolo e collocata sul promontorio “Sasso di Pino”, il santuario della Madonna delle Grazie di Zenna del XVII secolo, tutte nel territorio di Pino; la chiesa di Sant’Antonio a Sarangio e quella verso la Veddasca del XIV secolo con pareti pluriaffrescate;  la chiesa della Madonna del Rosario sulla SS394, fondata nel XVI secolo, ricostruita nel XVI di cui conserva tuttora la facciata e riveduta nel XVIII; la chiesa romanica di San Martino del XIV secolo e la cappella di san Rocco del XIX secolo a Campagnano; la chiesa affrescata di Santo Stefano originaria del XIII secolo, ma ricostruita nel XVIII, con annesse alcune cappelle decorate; la chiesa di San Materno del XVII secolo costruita lentamente in stili svariati dal neoclassico al rinascimentale; la chiesa di San Giuseppe a Orascio del XIX secolo; la chiesa in stile barocco di San Silvestro a Cadero del XVII secolo decorata all’interno con alcuni dipinti e vari stucchi dorati negli altari laterali; a Veddo  la chiesa della Madonna della Neve del XVIII secolo, costruita su lascito testamentario privato e assorbita dalla diocesi dopo il concordato e la chiesa di San Carlo del XVII secolo con le opere murarie e le decorazioni interne in via di restaurazione; la chiesa di Garabiolo del XVI secolo ricca di decorazioni interne ed affreschi in stile rinascimentale; la chiesa in stile classico di Lozzo, del XVI secolo ma ricostruita integralmente nell’ottocento su di una precedente struttura, con interni pregevoli; il santuario di Moscia del XV secolo affrescata e in stile barocco; la chiesa di San Lorenzo ad Armio del XVI secolo; la chiesa di San Bernardino a Musignano; chiesa della Forcora; la chiesetta dei Cangilli a Biegno.

Da ricordare la torre medievale dell’XI secolo, parte di una fortificazione più ampia, oggi sede di alcuni uffici comunali a Pino.

Oltre ai tipici sport lacustri, nella zona è molto apprezzata la palestra allestita per rocciatori.

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